Responsabile e ideatore del progetto:
avv. Danilo Riponti
Questo progetto si riferisce all’isola di S. Giorgio in Alga e si sviluppa su due piani, uno – in stato avanzato – a contenuto storico-archivistico e un secondo – collegato al primo e da definire nei suoi profili operativi – a contenuto archeologico, sia in superficie che subacqueo.
Com’è noto, San Giorgio in Alga è una piccola isola della Laguna veneziana di forma quadrangolare e di circa un ettaro e mezzo di superficie, posta tra Spinalonga (Giudecca) e il canale vecchio di Fusina: attualmente vi sono eretti solo tre edifici, in stato di fatiscenza, dato che l’isola, che ha assolto nei secoli funzioni diverse, ma in principalità religiose e diplomatiche, dopo la II Guerra mondiale è stata progressivamente abbandonata.
Fu tuttavia, al pari di moltissime isole della Venezia nativa, la sede di importanti insediamenti religiosi, fioriti nella stagione Medievale, e ha ospitato la Congregazione dei Canonici Regolari di S. Giorgio in Alga, che a dispetto di una storia di breve durata, limitata a poco più di due secoli, ha espresso la più alta Spiritualità cristiana mai fiorita nella Serenissima, offrendo alla Cristianità Papi e Santi, oltre a figure di Presuli di eccezionale valore:
• Ludovico Barbo, il grande artefice della Riforma monastica cassinese,
• S. Lorenzo Giustiniani, co-patrono di Venezia e Primo Patriarca della Serenissima,
• il papa Eugenio IV (Gabriele Condulmer), ne sono forse le figure più emblematiche.
Anche il Papa Gregorio XII (Angelo Correr) e il Papa Paolo II (Pietro Barbo) sono fioriti in stretto collegamento con Spiritualità Alghense, che ha donato quindi alla Cristianità ben tre Papi veneziani nel corso del 400’.